
Comunicare la sessualità: Leni ci racconta Vengo anch’io podcast
Leni, psicologa, consulente sessuale ed educatrice sessuale, a marzo 2019 apre il podcast Vengo anch’io con il proposito di approfondire contenuti relativi alla sfera sessuale troppo spesso tralasciati, un po’ per tabù, un po’ per vergogna. È una chiacchiera tra amic*, che permette di farci sentire meno soli e a nostro agio. Tra gli ospiti però non mancano figure professionali, come medici, ostetriche, altri psicologi…
Il podcast non è rivolto solo al piacere femminile, come si potrebbe supporre, bensì a qualsiasi tipo di argomento: dalla dipendenza affettiva, alla scoperta del nostro corpo, a tematiche LGBTQIA+. Insomma, ce n’è per tutti i gusti (letteralmente…)!
Perché quando c’è una sessualità serena, quando c’è una sessualità matura, quando c’è una sessualità vissuta anche con il giusto trasporto la coppia procede e va avanti in un modo. Quando la sessualità si inceppa per qualche motivo per cui non bisogna andare a cercare dei responsabili o così ma bisogna semplicemente ammettere insomma che la sessualità ha qualcosa che non va, allora a quel punto vale la pena metterlo a posto.
Fin da subito Vengo anch’io è riuscito ad ottenere moltissimi ascolti, fatto che ne ribadisce la necessità, ed è stato accolto molto bene dal pubblico, anzi, ha ricevuto pochissime critiche, forse per la sua aurea colloquiale, lontana dalle lezioni di educazione sessuale delle scuole medie (per fortuna, dico io).
Abbiamo iniziato parlando di vita di coppia, del ruolo della comunicazione all’interno di ogni relazione. Ci siamo interrogate sulla scopamicizia, sul sesso libero senza vincoli e sentimenti… è davvero possibile? Lascio a voi ascoltatori trovare una risposta a questa domanda lasciata aperta.
Ne è uscita una discussione libera, che ribadisce l’importanza del dialogo all’interno della coppia, per poter accogliere l’altro e lasciarsi accogliere, per poter ricevere e dare piacere senza nessun tipo di vergogna o vincolo.
Dalla coppia ci siamo concentrate sulla persona, sulla “meditazione attiva” (come la definisce Leni). Meditazione perché permette di entrare in contatto con l’aspetto più intimo di noi stesse, in fondo, prima di chiedere al nostro partner cosa vogliamo, dobbiamo capire cosa ci dà piacere e sperimentarlo con noi stessi.
In ultimo, Leni ci ha ribadito come sia fuorviante la pornografia dalla realtà: è importante ricordare che si tratta di finzione e non badare il nostro self worth su quelle immagini irreali o le nostre skills su degli attori professionisti.
Quindi, a luci spente, ho capito che…
Il tema della sessualità ha bisogno di essere approfondito, per il nostro benessere in primis, ma anche per quello dei nostri partner. Si tratta di un tema presente nella vita di tutti, non c’è nulla di cui vergognarsi. Anche l’imbarazzo è normale, ma approfondendo la conoscenza del nostro corpo e tramite il dialogo con il partner una sessualità matura, viva e piacevole è possibile per tutti (sì anche per chi crede che non raggiungerà mai l’apice).