Mai più sole: Marta Nicolazzi ci racconta il progetto Donnexstrada.
Donnexstrada è un servizio che piega la piattaforma di Instagram, un social largamente conosciuto per il suo contenuto principalmente performativo, a favore di uno scopo sociale. Infatti il progetto prevede che, ogni qualvolta una donna segnali di dover tornare a casa da sola, sulla pagina principale parta una diretta per accompagnarla durante il tragitto. Marta Nicolazzi, sociologa e co-founder della pagina, ci ha raccontato la storia del progetto e le idee che hanno spinto il team alla costruzione del progetto.
Siccome io torno sempre a casa da sola, noi tutte torniamo sempre a casa da sole ,ogni tanto chiediamo a qualcuno o qualcuna di farci compagnia al telefono. Perché non farlo anche noi, ma attraverso le dirette?
Il casus belli che ha fatto sorgere l’idea a Laure De Dilectis di aprire il profilo Instagram di Donnexstrada è il caso di una ragazza vittima di strupro da parte di un poliziotto in Inghilterra mentre tornava a casa. Mentre in Inghilterra sono scoppiate le manifestazioni, in Italia casi di questo tipo non prendono mai l’attenzione della popolazione, anzi, e così nasce l’idea delle dirette Instagram per accompagnare a casa le persone in situazioni di disagio.
È importante, però, sottolineare che non si tratta di una linea di pronto intervento, ma una linea di accompagnamento. Marta Nicolazzi ci spiega che nelle dirette private e pubbliche c’è sempre qualcuno pronto a chiamare il 112 (sempre con il consenso della diretta interessata), ma è importante non ribadire il luogo in cui si trovano.
Sorge spontaneo chiedersi cosa possiamo fare noi, da cittadini comuni, quando notiamo per strada una situazione di pericolo o di disagio. Marta Nicolazzi ci risponde: “Non rimanere indifferenti”, non indossare il paraocchi semplicemente perché non sta accadendo a te… prevenire è meglio che curare.
Ci soffermiamo poi sulle molestie di strada, altresì dette catcalling, per chiederci se sono da considerare davvero un’esagerazione o trovano le radici in una normalizzazione malsana. Così ci spiega quando siano in realtà collegate tra loro le molestie verbali e quelle fisiche: si parte sempre dall’invasione della privacy sul corpo di un’altra persona e dal non rispetto del consenso, consenso che viene ignorato quando si commette uno stupro.
Parliamo poi del fenomeno di vittimizzazione secondaria, cioè quando la vittima viene trasformata in abuser da parte delle istituzioni o dei media, che spingono moltissime donne a non denunciare. Marta Nicolazzi ci ribadisce che la denuncia è una questione intima e del tutto privata e che ci sono tantissimi network di supporto accessibili come MamaChat, per aiutare le donne a non sentirsi sole e a ritrovare la forza. Anche Donnexstrada offre sedute psicologiche online a prezzi convenienti.
Per ultimo, abbiamo parlato dei tre seminari di area psicologica, legale e linguistica che Donnexstrada ha offerto nel mese di novembre 2021. Questi seminari sono ancora accessibili sul profilo, a cui si può accedere con un’offerta libera. Si è parlato di tematiche come il linguaggio dei mass media, della psiche della vittima quando si trova ad essere vittima, al profilo dell’abuser e alle forze dell’ordine, con un’enfasi finale anche sui centri anti violenza sul territorio.
Quindi, a luci spente, ho capito che…
In Italia c’è ancora molto lavoro da fare per proteggere ed ascoltare le donne vittime di abusi, ma continuano a nascere meravigliosi progetti come Donnexstrada che non si fanno spaventare e cercano in ogni modo possibile di avvicinarsi alle esperienze di abuso delle donne e accompagnarle nel loro viaggio verso casa, verso un luogo sicuro.